Piazza Statuto, dedicata allo Statuto Albertino è uno dei luoghi più affascinanti di Torino ed è caratterizzata da grandi portici ed eleganti palazzi.
Da piazza Statuto partono diverse strade importanti di Torino come via San Donato, via Luigi Cibrario, Corso Francia e la centralissima via Garibaldi (ex via Dora Grossa).
Nel 1861 dopo la nascita del Regno d’Italia, Vittorio Emanuele II di Savoia commissionò una serie di lavori su progetto dell’architetto piemontese Giuseppe Bollati, dando alle costruzioni uno stile neoclassico.
Vittorio Emanuele II volendo sfruttare il momento politico che vedeva Torino capitale d’Italia fece realizzare una serie di edifici per ospitare politici, funzionari, militari e così via.
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Nel settembre del 1864 la capitale venne trasferita a Firenze ed il mese successivo Vittorio Emanuele II delegò al Comune di Torino l’ultimazione dei lavori per poi mettere gli edifici all’asta.
Il trasferimento della capitale da Torino a Firenze innescò i sanguinosi tumulti di piazza San Carlo.
Al centro di piazza Statuto si trova un imponente monumento inaugurato nel 1879 su progetto del conte Marcello Panissera di Veglio, all’epoca presidente dell’Accademia Albertina di Belle Arti.
Monumento di Fred Romero – licensed under CC BY 2.0
Il monumento è dedicato alla costruzione del traforo ferroviario del Frejus che nel 1871 passando sotto la Montagna del Fréjus collegava il Piemonte con la Valle di Susa e Modane (Francia).
Il monumento è una piramide di grossi sassi provenienti dagli scavi del Frejus ed è sovrastata da un Genio alato, lo stesso simbolo che era presente sulla Mole Antonelliana.
Il Genio alato aveva una stella a 5 punte sul capo, poi la stella fu rimossa nel 2013 durante dei lavori di restauro.
Sotto il monumento a piramide delle statue di marmo raffigurano dei Titani abbattuti, il tutto è un allegoria che rappresenta la vittoria della ragione (Genio alato) sulla forza bruta (Titani), questo nella visione positivista dell’epoca.
Invece la tradizione popolare torinese attribuisce al monumento un significato diverso, ovvero l’opera rappresenterebbe la sofferenza patita dai minatori dell’epoca nel realizzare il traforo del Frejus.
Vi è anche un’altra interpretazione legata alla Torino Magica che identifica Lucifero nella statua del Genio alato.
Genio Alato di Michiluzzu – licensed under CC BY-NC-ND 2.0
Piazza Statuto come detto in precedenza, è uno dei luoghi più affascinanti e controversi di Torino, dove spesso scienza ed esoterismo vanno in collisione.
All’epoca degli antichi romani la parte del Quadrilatero Romano nei pressi di piazza Savoia (ex Porta Segusina) veniva usata come necropoli e probabilmente anche per le esecuzioni capitali.
Infatti il nome del rione a ridosso di Piazza Statuto si chiama Valdocco, nome che deriverebbe da latino vallis occisorum, ovvero valle degli uccisi.
Poco distante si trova anche il Rondò dla Forca (Rondò della Forca), famoso per le esecuzioni capotali tramite impiccagione dal 1821 al 1852 circa.
La vicinanza con la valle degli uccisi e con il Rondò della Forca, sviluppò la credenza popolare che tutta la zona avesse qualcosa di malefico.
Secondo le leggende legate alla Torino Magica, piazza Statuto sarebbe uno dei vertici del cosiddetto “triangolo della magia nera”, gli altri due punti, sempre secondo le leggende, sono la città californiana di San Francisco e Londra.
Foto di Vassil – pubblico dominio
Un’altra leggenda invece, indica questo vertice magico in un piccolo obelisco con un astrolabio (strumento astronomico) piazzato in un’aiuola poco distante dal monumento.
L’obelisco è stato realizzato dal matematico e geofisico piemontese Giovanni Battista Beccaria, infatti viene chiamato “guglia Beccaria” ed è stato posato nel 1808 su un punto geodetico che ricorda un calcolo di trigonometria su una parte del meridiano, risalente al 1760.
La geodetica in matematica ed in geometria differenziale è la curva più breve che va a congiungere due punti di uno spazio di un meridiano terrestre.
Nel caso dell’obelisco di Piazza Statuto, esso è coerente con altri punti presenti ad Andrate, Mondovì e Rivoli.
Obelisco – licensed under CC BY-SA 3.0
Nella cittadina di Rivoli, precisamente al fondo di corso Francia vi è un obelisco gemello.
Inoltre al centro di piazza Statuto si trova la fontana del Frejus e qui vi è l’accesso al sistema fognario attraverso lo snodo principale.
Questo ha stimolato diverse credenze popolari che vedono Piazza Statuto come il centro della magia nera, poiché sempre secondo le leggende, potrebbe essere il punto di ingresso per accedere ad una delle tre Grotte Alchemiche che sarebbero presenti a Torino.
Esistono dei tour che permettono di visitare i sotterranei di Torino e Piazza Statuto è una delle tappe principali.
Per ciò che concerne la storia più recente, sotto i portici della torre BBPR, precisamente all’inizio di corso Francia, è presente una lapide che ricorda la fucilazione di 9 partigiani avvenuta il 12 ottobre del 1944 come rappresaglia dei nazisti per un attentato avvenuto il giorno precedente presso l’albergo Tre Re, nel quale rimasero feriti alcuni soldati tedeschi.
Un altro elemento che conferisce a piazza Statuto la nomea di luogo nefasto è la tragedia consumatasi il 13 febbraio del 1983 nel cinema Statuto, nella vicina via Cibrario, dove a causa di un incendio persero la vita 64 persone.
Incendio del Cinema Statuto di Torino, il 13 febbraio 1983
Incendio del Cinema Statuto: iltorinese.it
Le vittime tentarono la fuga, tuttavia trovando le uscite di sicurezza chiuse non poterono scampare ai fumi ed alle esalazioni prodotte dall’incendio; questa fu la più grande strage della città dalla fine della seconda guerra mondiale.
Piazza Statuto è stata anche teatro di diversi scontri, come quelli del 1864 contro il trasferimento della capitale da Torino a Firenze, dove poi nella centrale Piazza San Carlo persero la vita 62 persone.
Da allora la piazza ha ospitato diverse manifestazioni e cortei.
Una delle manifestazioni maggiori avvenne nel 1962, quando Piazza Statuto fu teatro di uno dei primi grandi scioperi del dopoguerra.
In quel periodo si stavano definendo dei contratti relativi all’industria metalmeccanica e decine di migliaia di persone provenienti sia dagli stabilimenti Fiat che Lancia, confluirono in piazza Statuto per protestare contro il sindacato UIL poiché aveva firmato un accordo separato con la Fiat.
Fra il 6 ed il 10 luglio del 1962 decine di migliaia di manifestanti si riversarono ad ondate in Piazza Statuto, teatro di violentissimi scontri con le forze dell’ordine.
Una nota artistica; il gruppo musicale ska degli Statuto ha preso il nome dalla piazza torinese.