Il Parco Naturale La Mandria istituito il 29 agosto del 1978, ha una estensione di 6.571 ha e si trova fra il torrente Stura di Lanzo, il torrente Ceronda, Venaria Reale e l’area a nord ovest di Torino.
La Mandria è il secondo più grande parco cintato d’Europa dopo quello di Chambord, in Francia e il muro lungo circa 30 km fu realizzato da Vittorio Emanuele II a metà del 1800.
All’interno della Mandria si trova l’omonimo castello, dimora di re Vittorio Emanuele II insieme alla sua seconda famiglia morganatica creata con Rosa Vercellana, conosciuta anche come la Bela Rosin.
Per completezza, un matrimonio morganatico può essere adottato in alcune nazioni ed impedisce il passaggio alla moglie dei privilegi e dei titoli del marito.
Attualmente gran parte del territorio del parco La Mandria è di proprietà del comune di Druento, nella prima cintura di Torino, mentre nell’epoca medioevale il territorio apparteneva alla comunità di Rubbianetta, ora non più esistente.
Nella ex zona di Rubbianetta si trova ancora la piccola chiesa di San Giuliano.
Al suo interno si possono ammirare degli affreschi risalenti al 1493, mentre ai lati dell’edificio vi sono i resti del castello che apparteneva ai visconti di Baratonia, una signoria dell’XI secolo detentrice dei possedimenti che andavano dalla Val Ceronda alle Valli di Lanzo, fino alla bassa Val di Susa.
A metà del 1900 nella tenuta La Mandria c’erano due scuole, due chiese, un’edicola, un teatro, un cinema ed una piscina per ragazzi.
Poi parte della tenuta venne acquistata dalla regione Piemonte nel 1976 dividendo il territorio in due grandi aree, il preparco di 3.446 ettari ed il parco di 3.124 ettari.
I varchi per accedere al parco sono diversi, gli ingressi pubblici sono Tre Cancelli e Ponte Verde a Venaria Reale, Bizzarrìa a San Gillio, Cascina Oslera e Rubbianetta a Druento.
Nel parco La Mandria, oltre ad attività sportive individuali e di tempo libero, vengono organizzate visite notturne guidate, gite in carrozza oltre a incontri e conferenze di carattere naturalistico.
La fauna del parco La Mandria è particolarmente ricca e comprende daini, cervi, cinghiali, lepri, minilepri, tassi, volpi, nutrie, civette, allocchi, gufi, il coleottero Osmoderma eremita, il picchio nero e diverse altre specie protette dall’Unione europea.
All’interno del parco presso le scuderie della Cascina Vittoria, vengono allevati cavalli autoctoni di razza agricolo italiano da tiro pesante rapido (TPR).
Nel parco vi sono diverse specie vegetali come il rovere, salice, pioppo bianco e pioppo nero, betulle, noccioli, carpini, frassini, olmi, aceri, farnie e le tipiche piante del sottobosco padano.
Vicino all’entrata pubblica di Druento troviamo la Cascina Rubbianetta risalente al 1860 che era adibita come centro di allevamento dei cavalli.
Il parco è attraversato da diversi viali che costeggiano i boschi, inoltre vi sono numerosi sentieri meno frequentati (percorribili tramite viste guidate) particolarmente adatti per chi ama osservare le diverse specie animali e vegetali.
Nel parco sono disponibili anche aree attrezzate per pic-nic e un noleggio biciclette, il tutto segnalato sulle mappe dislocate in vari punti del parco.
Inoltre è presente anche un ristorante, precisamente presso la cascina Prato Pascolo.
Nella parte privata del parco vi è un centro benessere, un hotel a 4 stelle, un ristorante, mentre nelle vicinanze vi sono i Circoli Golf Torino e Royal Park i Roveri, fra i più prestigiosi d’Italia.
All’interno del parco La Mandria vi sono tre castelli, il Castello della Mandria, dei Laghi e della Bizzarría.
Il Castello del Parco La Mandria
Il Castello della Mandria in stile barocco piemontese, detto anche Borgo Castello, è stato realizzato nel 1708 dagli architetti Filippo Juvarra, Ernesto Melano e Michelangelo Garove, mentre l’archietto Domenico Ferri si occupò degli interni.
A partire dal 1860 circa il castello della Mandria divenne la residenza del re Vittorio Emanuele II, poiché era vicino alla città di Torino e l’anno successivo sarebbe diventata capitale d’Italia.
Inoltre re Vittorio Emanuele II scelse il Castello come residenza sia per vivere lontano da corte insieme alla moglie morganatica Rosa Vercellana e sia per esercitare la sua grande passione per la caccia.
Infatti fece erigere 27 km di cinta muraria attorno al parco portandovi poi diverse specie di animali.
Il Castello La Mandria risale al 1708 quando Vittorio Amedeo II commissionò all’architetto piemontese Michelangelo Garove un edificio destinato all’allevamento dei cavalli, poi l’architetto messinese Filippo Juvarra vi operò a partire dal 1720 circa.
Nel 1860 Vittorio Emanuele II diede inizio ai lavori di ampliamento facendo allestire gli appartamenti reali (oggi visitabili) a cura dell’architetto piemontese Ernesto Melano, poi l’anno successivo furono costruiti il castello dei Laghi e della Bizzarrìa.
Nello stesso periodo venne realizzata la manica neogotica ed il gruppo in pietra raffigurante un cavallo marino in lotta con un tritone collocato al centro della prima corte, opera dello scultore svizzero Vincenzo Vela.
Interni di Alessandro – licensed under CC BY-NC-ND 2.0
Alla morte di Vittorio Emanuele II la tenuta passò al figlio Umberto I e poi venne acquistata dai marchesi Medici del Vascello.
I marchesi avviarono prima un azienda agricola per poi dedicarsi all’allevamento, portando gli abitanti della tenuta a circa mille unità.
Nel secondo dopoguerra i marchesi furono costretti a vendere i terreni ed una parte furono acquistati dalla FIAT che vi realizzò una pista dedicata al collaudo delle automobili.
Poi nel 1976 la Regione Piemonte acquistò parte del Parco La Mandria con annesso il Castello.
Dal 1997 la manica neogotica e gli appartamenti del Castello sono iscritti alla lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità come parte del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude.
Il Castello dei Laghi
Il Castello dei Laghi è stato realizzato intorno al 1860 su volere di Vittorio Emanuele II ed oggi è proprietà della Regione Piemonte.
Villa Laghi di Andrea Mucelli – licensed under CC BY-NC-SA 2.0
Il Castello è situato al centro dei tre laghi artificiali Cistoforo, Grande e della Strada ed era utilizzato sia per la pesca che per la caccia degli uccelli migratori.
L’architettura del Castello ricorda le costruzioni medioevali, infatti la struttura si rifà in parte allo stile dei castelli francesi, mentre i giardini sono stati progettati dall’architetto paesaggista toscano Pietro Porcinai.
Circa 100 anni dopo la sua costruzione, il Castello venne venduto alla famiglia Bonomi Bolchini.
Parco Naturale la Mandria: http://www.parchireali.gov.it
Il Castello dei Laghi è stato anche utilizzato come set nel 2012 per la diretta dell’opera La Cenerentola, il melodramma giocoso del compositore pesarese Gioachino Rossini, mentre nel 2019 è stato usato come location principale del fiml giallo Il Nido (The Nest) di Roberto de Feo.
Villa La Bizzarrìa
Villa La Bizzarrìa è stata edificata fra il 1849 ed il 1861 per volere di Vittorio Emanuele II.
Prende il nome dalla sua architettura caratterizzata da un eclettismo portato all’estremo e veniva utilizzata come luogo di sosta e riposo durante la varie battute di caccia.