Il quartiere Crocetta di Torino, storicamente una delle zone residenziali di maggiore prestigio, raggiunse il suo massimo sviluppo tra l’Ottocento e gli anni ’30.
Il quartiere torinese Crocetta, famoso anche per il Politecnico di Torino confina con Borgo San Paolo e Cenisia, si è sviluppato attorno alla chiesa omonima e comprende le sottozone di Santa Teresina a Borgo San Secondo.
Storia del Quartiere Crocetta
Il quartiere Crocetta si sviluppò alla fine del XIX secolo, tuttavia è probabile che in epoca medievale l’area fosse il primo borgo esterno alle mura della città.
Infatti essendo all’epoca un’unità amministrativa indipendente avrebbe assunto il nome di Piccolo Torino, poiché in piemontese Turin è un nome maschile, usato talvolta ancora oggi.
Altre teorie simili si rifanno al progetto urbanistico del Settecento, che indicava il borgo come autosufficiente rispetto al centro storico di Torino.
La teoria più accreditata indica che il nome Crocetta derivi dalla croce rossa e azzurra in campo bianco dei padri trinitari, per lungo tempo titolari sia della chiesa che del convento adiacente.
Il borgo si sviluppò principalmente intorno alla chiesa comunemente chiamata della Crocetta, le cui origini risalgono a una cappella del 1558 poi sostituita nel 1618 da una chiesa barocca.
Tra il 1872 e 1909 un ampio spazio tra il nascente borgo Crocetta e il centro di Torino fu occupato dall’allora piazza d’Armi militare, sostituendo quelle vicine al Mastio della Cittadella.
Ovvero quella di San Secondo, operativa tra il 1810 e 1850 tra gli attuali corsi Matteotti e Gallileo Ferraris e quella tra i corsi Re Umberto e Stati Uniti.
La piazza d’Armi di Crocetta, utilizzata per parate ed esercitazioni sorgeva nell’area oggi occupata dal Politecnico di Torino, poi dismessa nel 1909 per edificare l’imponente complesso sportivo Stadium, in occasione dell’Esposizione internazionale di Torino del 1911.
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Tuttavia lo Stadium ebbe vita breve, poiché fu abbattuto nel 1947 per fare spazio al Politecnico di Torino, realizzato nel decennio 1948 – 1958.
Nel quartiere Crocetta troviamo due sottozone, ovvero Santa Teresina e Borgo San Secondo.
Santa Teresina, compresa tra i corsi Duca degli Abruzzi, Mediterraneo e Einaudi fu popolata soprattutto da operai della storica ditta di liquori Martini & Rossi, fondata a Torino nel 1863.
La zona è conosciuta come Santa Teresina per via dell’omonima parrocchia edificata nel 1934 all’angolo tra corso Mediterraneo e via Caboto.
A Santa Teresina si trova anche la sede della Lanterna Magica, lo studio di animazione torinese del 1983 che vanta produzioni come la Freccia Azzurra, Totò Sapore e la magica storia della pizza, la Gabbianella e il Gatto.
Borgo San Secondo, compreso tra via Sacchi, verso la stazione ferroviaria di Porta Nuova e corso Re Umberto nacque intorno al 1850 dallo spostamento della precedente piazza d’Armi militare.
Borgo San Secondo prende il nome dall’omonima chiesa realizzata nel 1867 per volere di don Bosco, su progetto dell’architetto torinese Luigi Formento.
Nel quartiere Crocetta tra il 1903 e il 1937 furono tracciate tre nuove direttrici viarie nella zona antistante l’attuale Politecnico, ovvero corso Trieste, Trento e Duca d’Aosta.
Inoltre fu realizzata una zona residenziale con eleganti edifici, soprattutto in stile liberty dai più grandi artisti dell’epoca come il vercellese Giuseppe Momo e il torinese Pietro Fenoglio.
All’ingresso della zona pedonale su corso Duca degli Abruzzi si apre piazzetta Duca d’Aosta, dove troviamo la statua dedicata al Fante d’Italia realizzata da Angelo Balzardi e inaugurata il 24 settembre 1961 per il centenario dell’unità d’Italia.
Il monumento fu fortemente voluto dall’Associazione Nazionale del Fante (ANF), scegliendo di posarlo in piazzale Duca d’Aosta sia perché intitolata al comandante dell’Invitta, la 3° Armata della Grande Guerra, sia perché l’area ospitò l’antica piazza d’Armi di Torino.
Il quartiere Crocetta ospita anche l’Ospedale Mauriziano, sull’antico corso Stupinigi, oggi Turati e rappresenta la struttura ospedaliera più vecchia di Torino.
Il primo nosocomio di Torino risale al 1575 nell’attuale via Milano 20 per volere del duca Emanuele Filiberto di Savoia, gran maestro dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, detto anche Ordine Mauriziano.
Dato che fu impossibile ampliare il vecchio nosocomio, nel 1881 il primo segretario dell’Ordine, il milanese Casare Correnti ideò il nuovo ospedale, nel rispetto dei criteri igienici, sull’allora viale Stupinigi.
I lavori partirono l’11 novembre dello stesso anno terminando con l’inaugurazione il 7 giugno 1885.
In seguito l’ospedale venne rinominato in onore al Re Umberto I, poi ampliato nel 1911 e risistemato tra il 1926 e il 1930 dall’architetto senese Giovanni Chevalley.
L’ospedale Mauriziano è tuttora funzionante e ospita diversi reparti.
Nel quartiere Crocetta troviamo anche il monumento a Vittorio Emanuele II, nel largo omonimo, all’incrocio con corso Galileo Ferraris.
Il monumento alto 39 metri venne inaugurato il 9 settembre 1899, a vent’anni dalla morte di Vittorio Emanuele II, primo Re d’Italia e nei gruppi scultorei alla base sono rappresentati la Fratellanza, l’Unità, il Lavoro e la Libertà.
Il monumento volge le spalle alla Francia, secondo tradizione popolare come sprezzo dei numerosi contrasti e compromessi politici che i Savoia contrassero con i francesi per ottenere l’indipendenza del Regno d’Italia.
Nel quartiere Crocetta ha anche sede la GAM, Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Torino fondata nel 1895.
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Come detto prima, nel quartiere Crocetta vi sono diversi edifici storici, come l’elegante palazzo Ceriana Mayneri in corso Stati Uniti 27, progettato dall’architetto torinese Carlo Ceppi in occasione dell’Esposizione generale italiana del 1884.
Casa Avezzano, palazzo in stile liberty progettato dall’architetto torinese Pietro Betta e inaugurato nel 1912, uno dei primi edifici di Torino realizzati con una struttura di calcestruzzo armato.
Villa Frassati, di gusto eclettico neobarocco edificato nel 1916 dall’architetto vercellese Giuseppe Momo e il villino Turbiglio, progettato nel 1914 dall’ingegnere Ferdinando Cocito su commissione dell’avvocato Turbiglio.
La chiesa dei Santi Angeli Custodi di via San Quintino, in stile eclettico e realizzata tra il 1885 e il 1888 per volere dell’allora arcivescovo di Torino, nell’area un tempo dedicata alla piazza d’Armi.
All’interno della chiesa del quartiere Crocetta è possibile ammirare diverse opere d’arte, come i dipinti dei pittori torinesi Enrico Reffo e Luigi Morgari.