La chiesa della Santissima Trinità in stile barocco è stata realizzata fra il 1598 ed il 1606 dall’architetto umbro Ascanio Vitozzi e si trova al numero 6 della centralissima via Giuseppe Garibaldi.
La sede della Confraternita della Santissima Trinità, nata per dare assistenza ai pellegrini, era la chiesa di San Pietro de Corte Ducis, fra il Duomo di Torino ed il palazzo civico.
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Poiché la Confraternita cercava una nuova sede venne abbattuta la chiesa di Sant’Agnese risalente al XII secolo situata nell’allora Via Dora Grossa (l’attuale Via Garibaldi), per edificarne una nuova chiesa sotto la direzione dell’architetto e confratello Ascanio Vitozzi.
Il Vitozzi sviluppò il progetto dando costante richiamo alla Trinità, infatti la pianta centrale della chiesa presenta una circonferenza con all’interno un triangolo equilatero, tre altari, tre ingressi e tre cantorie.
La consacrazione della chiesa ebbe luogo nel 1606 anche se la cupola (alta 47 metri) non fu terminata fino al 1661.
L’altare maggiore presenta un grande tabernacolo sulla cui anta viene raffigurato Cristo Risorto, mentre sopra di esso si può ammirare un crocifisso del 1700.
L’altare maggiore è stato realizzato tra il 1699 e il 1703 dallo scultore lombardo Francesco Aprile su progetto dell’architetto piemontese Michelangelo Garove.
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L’altare di destra venne realizzato fra il 1717 ed il 1734 dall’architetto messinese Filippo Juvarra, sopra si trova la pala Madonna e i santi Agnese, Stefano e Filippo Neri che richiama la fondazione della confraternita della Trinità da parte di San Filippo Neri, opera realizzata nel 1780 dal pittore piemontese Ignazio Nepote.
L’altare di sinistra del 1635 è stato progettato dall’architetto torinese Carlo di Castellamonte, sopra possiamo ammirare l’icona Santa Maria del Popolo, dipinta nel 1500 dal confratello olandese Jan Kraeck, meglio conosciuto con il nome italianizzato Giovanni Caracca.
La sacrestia è stata realizzata nel 1739 su disegno dell’architetto piemontese Ignazio Agliaudi di Tavigliano, un conte allievo del celebre architetto messinese Filippo Juvarra.
Al suo interno viene conservato l’affresco raffigurante il sacrificio di Melchisedec (una figura emblematica e misteriosa nell’Antico testamento) dipinto dal pittore torinese Claudio Francesco Beaumont.
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La chiesa della Santissima Trinità è stata decorata al suo interno da Filippo Juvarra a partire dal 1718, successivamente è stata completata da Giovanni Pietro Baroni di Travigliano (allievo dello Juvarra), mentre la facciata della chiesa in stile neoclassico è stata realizzata nel 1830 dall’architetto Angelo Marchini.
Nel 1846 la cupola è stata oggetto di restauro da parte dell’architetto svizzero Giuseppe Leoni, poi affrescata dai pittori torinesi Francesco Gonin e Luigi Vacca.
Durante i bombardamenti del 13 luglio 1943 la chiesa della Santissima Trinità subì ingenti danni, compreso l’altare del 1700 ed il coro in legno, poi ricostruiti nel dopoguerra.