La chiesa di San Carlo Borromeo, in stile barocco è stata realizzata fra il 1619 ed il 1834, è ubicata in Piazza San Carlo nel cuore di Torino ed è la chiesa gemella di Santa Cristina (le due chiese sono separate da via Roma).
La realizzazione della chiesa di San Carlo Borromeo faceva parte del progetto di ampliamento urbano del 1618, che prevedeva la realizzazione di Piazza San Carlo (allora Place Royale) e l’attuale via Roma (allora Via Nuova o Contrada Nuova).
Chiese gemelle di Giuseppe Moscato – licensed under CC BY-NC-SA 2.0
La costruzione della chiesa ebbe inizio nel 1619 e fu dedicata a San Carlo Borromeo, arcivescovo e cardinale, che si recò in pellegrinaggio da Milano appositamente per la Sacra Sindone.
Non è ben chiaro di chi fosse il progetto iniziale, se dell’architetto ligure Andrea Costaguta o del torinese Carlo di Castellamonte, di sicuro a terminare i lavori fu l’architetto ed ingegnere militare torinese Antonio Maurizio Valperga.
Nel 1623 la chiesa di San Carlo Borromeo venne poi annessa al convento già esistente facente capo all’Ordine degli agostiniani scalzi.
Arriviamo al 1639 quando Maria Cristina di Francia, reggente del Piemonte, acquistò il terreno per edificare la chiesa gemella di Santa Cristina dedicata al suo primo genito morto prematuro all’età di 6 anni, commissionando all’architetto svizzero Bernardino Quadri la realizzazione dell’altare e le decorazioni in stucco degli interni.
Il convento degli agostiniani scalzi adiacente alla chiesa venne poi abbattuto nel 1802 durante l’occupazione napoleonica, poi solo durante la Restaurazione venne completata la facciata della chiesa ad opera dell’architetto lombardo Ferdinando Caronesi.
Il Caronesi disegnò la facciata della chiesa di san Carlo Borromeo creando una copia della facciata di santa Cristina (la chiesa gemella), opera dell’architetto messinese Filippo Juvarra.
La chiesa fu oggetto di interventi fra 1934 ed il 1937, come parte del progetto di rifacimento della centralissima via Roma e di piazza CLN.
Sul timpano della facciata è raffigurato il duca Testa di Ferro, ovvero Emanuele Filiberto di Savoia, il secondogenito maschio di Carlo II di Savoia, detto il Buono.
Interni di Guilhem Vellut – licensed under CC BY 2.0
La chiesa di San Carlo Borromeo presenta una navata e 4 cappelle, due a destra e due a sinistra, oltre a diversi dipinti della scuola di Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio.
Sopra l’altare si può ammirare la pala (opera pittorica o scultorea che si trova sugli altari) che raffigura San Carlo Borromeo quando si recò a Torino nel 1578 per vedere la Sacra Sindone.
Sempre sull’altare maggiore possiamo ammirare la pala che raffigura San Carlo Borromeo in adorazione della Sacra Sindone, dipinta dai pittori Giovanni Andrea e Giacomo Casella.
I due altari minori della chiesa, quello di san Nicola da Tolentino e della Madonna della Pace sono stati realizzati nel 1649 dallo scultore svizzero Giovanni Battista Casella.