La chiesa della Madonna del Carmine di Torino in stile barocco è stata realizzata fra il 1732 ed il 1736 sotto la direzione dell’architetto messinese Filippo Juvarra e si trova in via del Carmine all’angolo con via Bligny, nel centro della città.
All’epoca i carmelitani (Ordine dei fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo) alloggiavano nel vecchio convento della Chiesa di Santa Maria di Piazza, nell’attuale via Santa Maria.
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Poi per insufficienza di spazio, nel 1718 acquistarono il terreno dove oggi sorge la chiesa della Madonna del Carmine dando inizio alla costruzione del nuovo convento, sotto la direzione dell’architetto torinese Gian Giacomo Planteri.
Dieci anni dopo l’allora arcivescovo di Torino Gian Francesco Arborio di Gattinara, decretò l’edificazione della nuova chiesa carmelitana e 4 anni dopo re Carlo Emanuele III approvò il progetto dell’architetto Filippo Juvarra.
Lo Juvarra seguì solo parte dei lavori poiché venne chiamato a Lisbona per realizzare il nuovo Palazzo Reale, così Carmelitani fecero ultimare i lavori a Giacomo Pella, il capomastro, mentre ala facciata venne completata solo nel 1872 dall’architetto Carlo Pattarelli.
La consacrazione si celebrò il 26 aprile 1736 ed inizialmente la chiesa fu dedicata alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo (Nostra Signora del Monte Carmelo).
In seguito la dedicazione passò ad Amedeo IX di Savoia, beatificato da papa Innocenzo XI nel 1678 ed al quale si aggiunse Maria Maddalena de’ Pazzi, una religiosa carmelitana santificata il 22 aprile 1669 da papa Clemente IX.
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La chiesa della Madonna del Carmine ha una sola navata e presenta sei cappelle, tre per ogni lato, dalle quali entra la luce del sole grazie alle finestre della galleria; nella navata si trova un arco sormontato da alcune statue in legno opera dello scultore torinese Stefano Maria Clemente.
L’altare maggiore della chiesa risale al 1763, è opera dell’architetto romano Benedetto Alfieri e custodisce una reliquia di Amedeo IX di Savoia (beato), donata da Carlo Emanuele II ai carmelitani nel 1739.
Nell’ultima cappella a destra, quella dell’Immacolata Concezione, possiamo ammirare la pala dell’Immacolata Concezione con il profeta Elia, realizzata dal pittore pugliese Corrado Giaquinto.
Infine sull’abside vi è una grande icona dipinta nel 1755 dal pittore torinese Claudio Francesco Beaumont, che raffigura la Madonna del Carmine ed il beato Amedeo IX di Savoia.
La chiesa della Madonna del Carmine subì gravissimi danni la notte dell’8 agosto del 1943 a causa dei bombardamenti, poi sotto la direzione della Sovrintendenza ai Monumenti la chiesa venne completamente restaurata anche grazie alle testimonianze fotografiche e poi riaperta il 19 ottobre del 1955.
Nella chiesa della Madonna del Carmine è presente la comunità cattolica romena di Torino, fondata nel 1997 con l’arrivo di don Miclăuș Gelu, insieme alla comunità parrocchiale italiana.