Il Castello di Masino, a Caravino (TO) è uno dei più conosciuti del Piemonte, fino al Rinascimento era difeso da mura e torri di guardia, poi abbattute per realizzare gli splendidi giardini circostanti.
Il castello di Masino fu costruito nell’XI secolo dai Valperga, un gruppo di famiglie nobili che poi si suddivisero in diversi rami spesso in contrasto tra loro.
Infatti per la sua posizione strategica il castello fu ben presto teatro di battaglie per il dominio del Canavese, tra famiglie nobili dell’epoca come Visconti, Acaia, Savoia e Conti di Masino.
Nel XVI secolo il castello venne demolito e ricostruito dai francesi, diventando dimora signorile, poi nel XVIII secolo fu arricchito con decorazioni neoclassiche.
Interni del Castello di Masino
Il castello, oltre a conservare pregevoli affreschi e arredamenti è anche sede di un museo di carrozze, realizzate dai costruttori più famosi dell’epoca come Cesare Sala, Giuseppe Panigoni ed i Goggia.
Il Castello di Masino è ricco di storia e cultura, infatti appartamenti, salotti, camere e terrazze sono un delizioso sfoggio d’arte tra Seicento e Settecento.
L’elegante Salone dei Savoia, il più grande del castello, all’epoca era luogo di cerimonia per accogliere casate e dinastie straniere, ambasciatori o gli stessi Savoia.
Nel Salone possiamo ammirare la quadreria ottocentesca e lo splendido ciclo di affreschi del Seicento che, i recenti restauri hanno riportato alla luce.
Il fregio, con ben 147 stemmi nobiliari culmina al centro della volta nel simbolo dell’unione matrimoniale tra Vittorio Amedeo II e Anna d’Orléans nel 1864 e, con un albero genealogico sopra il camino.
foto di Pietro Colnago – CC BY-SA 4.0
È un programma iconografico che celebra la dinastia sabauda a cui la famiglia Valperga era fedele, in particolare il conte Carlo Francesco I di Masino (1655 – 1715).
L’appartamento di Madama Reale prende il nome per lunga permanenza di Giovanna Battista di Savoia Nemours, ultima discendente dei conti di Ginevra e sposa di Carlo Emanuele II.
L’appartamento fu realizzato nel 1670 dal conte Carlo Francesco I di Masino per Giovanna Battista, seguendo come modelli i castelli di Racconigi (CN) e Agliè (TO).
La biblioteca, completata nel 1814 fu realizzata dall’abate Tommaso Valperga di Caluso (1737 – 1815), astronomo, matematico e filosofo, facendo poi decorare sulle pareti la galleria dei poeti.
Ovvero una sorta di suo pantheon personale di scrittori e poeti dove, sotto ogni ritratto troviamo alcuni versi elogiativi dell’abate.
Poi vi sono altri spazi come la Sala del Biliardo e il Salone dei Gobelins, mentre la Sala degli Antenati e la Stanza degli Stemmi custodiscono gli antichi araldi della famiglia.
Ai lati del grande cortile terrazzato c’è l’esagonale torre dei venti, sul cui soffitto interno possiamo ammirare una dettagliata rosa dei venti creata dal soffio di tanti bambini.
Il Castello di Masino è circondato dal bellissimo parco che si estende per diversi ettari, caratterizzato da splendidi ed eleganti giardini di stile Ottocento.
Nel parco del Castello di Masino troviamo anche il secondo labirinto botanico più grande d’Italia, dopo quello di Masone (PR) e il percorso è costituito da siepi di carpini ripiantante grazie ai disegni del Settecento ritrovati negli archivi.