Piazza Carlo Alberto, oggi zona pedonale, è una delle piazze storiche di Torino ed è intitolata a Carlo Alberto di Savoia, figlio di Carlo Emanuele di Savoia.
Piazza Carlo Alberto sorge nell’area che ospitava i giardini interni di Palazzo Carignano e nasce fra il 1842 ed il 1859, quando furono abbattute le mura di cinta.
Nella piazza si trova il Palazzo Campana (ex Casa Littoria) risalente 1675, poi completato nel 1700 e sede dei Padri Filippini, oggi ospita il Dipartimento di Matematica Giuseppe Peano dell’Università di Torino.
Durante l’occupazione napoleonica la congregazione dei Padri Filippini (Confederazione dell’oratorio di San Filippo Neri) venne soppressa e l’edificio venne adibito a caserma, ritornando poi ai Filippini dopo la Restaurazione.
A partire dal 1929 Palazzo Campana prese il nome di Casa Littoria diventando la sede provinciale del Partito Nazionale Fascista fino al 26 luglio del 1943, quando venne preso d’assalto e incendiato.
Terminata l’epoca fascista l’edificio prese il nome di Palazzo Campana, nome di Battaglia di Felice Cordero di Pamparato, partigiano impiccato dai fascisti.
In Piazza Carlo Alberto si trova la Biblioteca nazionale di Torino, una delle più importanti in Italia, appartiene al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e partecipa al Servizio bibliotecario nazionale.
Nella biblioteca vi sono circa 750.000 volumi a stampa, 4.500 manoscritti e 2.000 periodici, oltre alla raccolta quasi completa degli spartiti autografati del compositore e violinista veneziano Antonio Vivaldi, formata da circa 450 documenti.
Nell’edificio che fa angolo con via Carlo Alberto, precisamente in una stanza del terzo piano, ha soggiornato fra il 1888 ed il 1889 Friedrich Nietzsche, scrivendo le opere Il crepuscolo degli idoli, L’Anticristo ed Ecce Homo, come ricorda una targa posta dal Comune di Torino.
Nella piazza è possibile ammirare la grande statua equestre posata nel 1861 che rappresenta Carlo Alberto con in mano una spada, opera dello scultore torinese Carlo Marochetti.
Le statue alla base del monumento rappresentano quattro figure allegoriche femminili ovvero libertà, eguaglianza civile, martirio e dello Statuto.
Inoltre vi sono quattro statue di soldati che rappresentano i corpi della Regia Armata Sarda, Bersaglieri, Artiglieria, Granatieri e Cavalleria.
Infine i quattro bassorilievi rappresentano l’abdicazione, la morte a Oporto di Carlo Alberto e le battaglie di Goito e Santa Lucia.